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Misure per stabilimenti balneari anticontagio COVID-19

Misure per stabilimenti balneari anticontagio COVID-19

Misure anticontagio COVID-19 negli stabilimenti balneari e spiagge

Sono finalmente disponibili, per la fase 2, le misure di contenimento del contagio da COVID-19 (SARS-CoV-2) nelle attività ricreative di balneazione e in spiaggia

Misure di contenimento del contagio COVID 19 nelle attività ricreativedi balneazione e in spiaggia

L’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di acque di balneazione, circa un quarto del totale di quelle europee e registra più di 50.000 concessioni demaniali marittime, di cui 11.000 sono per stabilimenti balneari: il settore è di primaria importanza.

Nelle 15 regioni bagnate dal mare, 644 comuni si collocano lungo la fascia costiera,
ovvero l’8,1 % dei comuni italiani. La superficie complessiva di tali comuni è di 43.084
chilometri quadrati, il 14,3% della superficie italiana. La popolazione residente nei comuni
litoranei rappresenta il 28,4% del totale

A supporto della possibile ripresa del settore turistico e ricreativo della baneazione e delle spiagge, al momento sospese, l’INAIL ha pubblicato un documento tecnico approvato dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) istituito presso la Protezione Civile, le linee guida che siamo lieti di presentarvio in questo articolo.

I contenuti delle linee guida e del presente articolo, di carattere generale, potrebbero essere oggetto di aggiornamenti, secondo l’evoluzione della ricerca scientifica, quindi cvi suggeriamo di monitorarne gli sviluppi.

DPCM del 26 aprile 2020 e il Protocollo condiviso anticontagio

Il DPCM recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 applicabili sull’intero territorio nazionale, tra l’altro, vieta ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati, lo svolgimento di attività ludiche o ricreative all’aperto, e mantiene la sospensione di ogni viaggio che non presenti circostanze di necessità e urgenza contingenti, come pure delle attività di centri sportivi, piscine, centri natatori e ricreativi.

L’allegato 10 dello stesso DPCM e il successivo DM 30 aprile 2020
individuano una graduale rimodulazione delle misure di contenimento a favore di una progressiva ripresa del tessuto economico e sociale, presieduta e controllata da una continua azione di monitoraggio del rischio sanitario negli specifici territori, nell’ambito della quale potrebbe essere stabilita dalle autorità competenti la ripresa di attività connesse alla balneazione, in tutto il territorio nazionale o in parte di esso, tenendo anche conto delle Ordinanze regionali.

Vi indichiamo qui le aggiornate Ordinanze del presidente della Regione Abruzzo.

In linea con quanto definito dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità) e dall’OMA (Organizzazione Mondiale della Sanità), un’analisi ragionata delle modalità di organizzazione del lavoro e della caratterizzazione del rischio contagio nel settore della balneazione, rappresenta un presupposto fondamentale nel garantire contemporaneamente:

  • La ripresa delle attività, preservando quelle caratteristiche di accoglienza e socialità che connotano l’offerta balneare del Paese;
  • La tutela della salute dei gestori, del personale e della clientela delle strutture e in generale dei fruitori della spiaggia e di tutti i lavoratori che ad ogni titolo operano nel settore.

Caratteristiche specifiche del settore ricreative e della balneazione

Le caratteristiche specifiche degli stabilimenti balneari e delle spiagge libere, quali la fruizione da parte di un elevato numero di persone soprattutto nei weekend e nei mesi di alta stagione, nonché la molteplicità di attività che si possono svolgere sull’arenile (elioterapia, balneazione, ristorazione, attività ludiche e sportive, etc.) pongono particolari criticità in merito al contenimento dell’epidemia, collocando il settore
della gestione degli stabilimenti balneari (codice ATECO 93.29.2) tra quelli a rischio di aggregazione medio-alto secondo la classificazione INAIL.

È necessario quindi individuare e adottare:

  • Misure di sistema per ridurre il contagio da COVID-19;
  • Misure organizzative di settore e per ciascuna struttura;
  • Misure di prevenzione e protezione;
  • Semplici regole per l’ìutenza ai fini del contenimento della diffucione del contagio

Pertanto, le informazioni fonrite sono di carattere generale e vi invitiamo a contattarci per ulteriori dettagli anche tramite il servizio WhatsApp dedicato (icona in basso a destra), oppure chiamando o scrivendo ai recapiti in fondo.

CHIAMA SUBITO – 0859116786

Strategie per affrontare il rischio contagio COVID-19 negli stabilimenti balneari

Nell’affrontare una strategia di gestione del rischio vanno identificati alcuni aspetti che riguardano, sia per i litorali che per le acque interne:i

  • Il sistema integrato delle infrastruttura collegate con la meta di balneazione;
  • Le strutture di stabilimenti balneari e i servizi collegati;0
  • Le spiagge libere.

Disciplinare lo spazio in uno stabilimento balneare e il rischio relativo risulta sicuramente complesso per le specificità delle attività coinvolte, ma ancora più complesso è l’approccio alla disciplina delle spiagge libere.

Misure di sistema negli stabilimenti balneari

Il concetto di superficie utile è stato introdotto dalla Regione Sardegna.

Il concetto di superficie utile della spiaggia è data dalla differenza tra la superficie totale (larghezza tra il limite di chiusura della spiaggia e la linea di riva, per la lunghezza della spiaggia) e gli spazi di arenile occupati
da manufatti, passerelle, o comunque spazi non fruibili per la balneazione.

A partire da questo dato, è possibile definire i metri quadrati che devono essere lasciati a disposizione dell’utente in base ad alcune caratteristiche
specifiche del contesto ambientale (quali presenza di sedimenti, fenomeni di erosione o specie animali/vegetali), indicativamente 6 metri quadrati/persona.

Questo parametro potrà essere ridefinito dalle Autorità locali.

Stabilimenti balneari e aree attrezzate

Il layout complessivo della spiaggia dovrà tenere conto di alcuni criteri quali la determinazione dell’accoglienza massima dello stabilimento balneare in termini sostenibilità, con la finalità di mantenere
il distanziamento sociale in tutte le attività balneari sia in acqua che sull’arenile.

Deve essere garantito un accesso contingentato, eventualmente con prenotazione, via telefono o App per smartphone.

Devono essere evitate code e assebramenti alle casse, favorendo i pagamenti veloci (card contactless).

I percorsi di entrata ed uscita, per quanto possibile, devono essere ridefiniti con una adeguata segnaletica.

Deve essere ridefinita la zona ombreggiata e al sole, in modo tale da garantire adeguati spazi per il passaggio e il distanziamento, tra bagnanti e passanti, individuando percorsi e limitando l’incontro tra utenti.

Sono state definite inoltre specifiche restrizioni per servizi e spazi complementari, come cabine, e il divieto di effettuare pratiche ludico sportive che potrebbero dar luogo ad assembramenti e giochi di gruppo.

Le aree di ristorazione sono oggetto di ulteriori restrizioni, strettamente collegate al settore della ristorazione.

Misure igienico sanitarie negli stabilimenti balneari

Sono considerate sempre valide, applicando una costante attività di vigilanza, le misure igienico sanitarie, anche per gli utenti:

  • Gli utenti indossano la mascherina al momento dell’arrivo, fino al raggiungimento della postazione assegnata e analogamente all’uscita dallo stabilimento
  • Vanno installati dispenser per l’igiene delle mani a disposizione dei bagnanti in luoghi facilmente accessibili nelle diverse aree dello stabilimento
  • Pulizia regolare almeno giornaliera, con i comuni detergenti delle varie superfici e arredi di cabine e aree comuni
  • Sanificazione regolare e frequente di attrezzature (sedie, sdraio, lettini, incluse attrezzature galleggianti e natanti), materiali, oggetti e servizi igienici, limitando l’utilizzo di strutture (es., cabine docce singole, spogliatoi) per le quali non sia possibile assicurare una disinfezione intermedia tra un utilizzo e l’altro
  • Pulizia dei servizi igienici più volte durante la giornata e disinfezione a fine giornata, dopo la chiusura; all’interno del servizio dovranno essere disponibili, oltre al sapone per le mani, prodotti detergenti e strumenti usa e getta per la pulizia che ciascun cliente potrà fare in autonomia
  • Per quanto concerne le docce esse devono essere previste all’aperto, con garanzia di una frequente pulizia e disinfezione a fine giornata.

Misure specifiche per spiagge libere e lavoratori degli stabilimenti balneari

La gestione dei servizi balneari a supporto delle spiagge libere prevede ulteriori adempimenti a cartico del Titolare della concessione, per i quali si rimanda ad un succesivo articolo.

L’argomento della sicurezza sul lavoro non è stato abrogato e richiede anche questo un approfondimento adeguato, che tratteremo in seguito.

In coerenza con quanto riportato nel Protocollo Condiviso del 24 aprile e richiamato dal DPCM del 26 aprile, nonché nel Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione in tema di specifiche misure organizzative, di prevenzione e protezione nonché di sorveglianza sanitaria, ove prevista, si riportano di seguito alcune indicazioni per i lavoratorie e l’INAIL ha defiito il contagio come infortunio sul lavoro.

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