Il d.lgs. 81/2008 e il d.m. salute 388/2003 conferiscono al primo soccorso un ruolo importante all’interno del sistema di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, obbligando il datore di lavoro a designare e formare gli addetti e ad organizzare il piano di emergenza.
Il primo soccorso nei luoghi di lavoro
Il primo soccorso è l’insieme di interventi, di manovre ed azioni messe in essere da chiunque si trovi a dover affrontare una emergenza sanitaria, in attesa dell’arrivo di personale specializzato.
Gli obiettivi principali del primo soccorso sono:
- riconoscere una situazione di emergenza, valutare le condizioni della vittima e attivare la catena dell’emergenza, allertando i soccorsi avanzati se necessario;
- prestare i primi soccorsi utilizzando competenze adeguate;
- evitare l’insorgenza di ulteriori danni causati da un mancato soccorso o da un soccorso condotto in maniera impropria.
A seguito di un evento traumatico all’interno di un ambiente di lavoro, una delle azioni fondamentali che il soccorritore deve mettere in atto è la valutazione del lavoratore infortunato. Infatti, il principio base da tenere a mente quando ci si avvicina ad una persona traumatizzata è quello di valutare ed eventualmente sostenere le funzioni vitali di base, come la coscienza e il respiro.
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La valutazione del lavoratore infortunato
La valutazione del paziente infortunato si realizza secondo un protocollo standard ormai validato da tempo e in uso presso i soccorritori professionisti di tutto il mondo.
Essa è preceduta però da una fase assai veloce della durata di pochi secondi, denominata quick look (prima occhiata) attraverso la quale il soccorritore valuta una serie di parametri che possono permettergli di rispondere ad alcune domande iniziali, come:
- Il paziente è facilmente accessibile o necessita di essere girato o estricato da un veicolo?
- Mostra segni vitali?
- Vi sono emorragie evidenti ed importanti?
Gli obiettivi della valutazione primaria sono la rapida individuazione delle priorità e la valutazione iniziale delle lesioni che mettono a rischio la vita, ed è composta da 5 fasi:
- A – Airway (pervietà vie aeree e rachide cervicale);
- B – Breathing (respirazione);
- C – Circulation (circolo ed emorragie);
- D – Disability (deficit neurologici);
- E – Esposure (esposizione e protezione termica).
La valutazione deve sempre seguire questo ordine e non va mai invertita.
Ed è importante ricordare che, se il paziente non presenta segni di vita va sottoposto immediatamente al BLS – Basic Life Support.
La valutazione secondaria
La valutazione secondaria è un esame clinico vero e proprio ed è generalmente compiuto da sanitari. In questa fase i soccorritori sanitari professionisti effettuano l’esame testa-piedi in maniera approfondita. Serve a mettere in evidenza lesioni non immediatamente visibili ad un rapido esame ma che, se non individuate e trattate, possono mettere a repentaglio la vita del paziente. I soccorritori non sanitari in questa fase, nell’attesa dei soccorsi sanitari, possono raccogliere ulteriori informazioni per la migliore comprensione della dinamica del trauma e se possibile qualche notizia sullo stato di salute del paziente se questi è collaborante o se sono presenti familiari o conoscenti.
In ultima analisi, è importante ricordare che Il datore di lavoro deve garantire la presenza sul posto di lavoro di almeno un addetto al primo soccorso e provvedere affinché sia adeguatamente formato.
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