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IL RISCHIO ELETTRICO NEI LUOGHI DI LAVORO

IL RISCHIO ELETTRICO NEI LUOGHI DI LAVORO

Il rischio elettrico definisce la probabilità che si verifichi un evento dannoso a causa di un contatto fisico con elementi sotto tensione

Il rischio elettrico nei luoghi di lavoro
Il rischio elettrico nei luoghi di lavoro

Si parla di contatto elettrico quando un soggetto viene a contatto con una parte dell’impianto normalmente in tensione, ad esempio un cavo elettrico.

I pericoli che possono derivare dall’impianto elettrico sono essenzialmente due:

  • Il rischio di elettrocuzione, dovuto al passaggio di corrente nel corpo umano, per contatto diretto o indiretto;
  • Il rischio di incendio, dovuto alla contemporanea presenza di materiale infiammabile e fenomeni elettrici.

Le principali sorgenti del rischio elettrico sono tutti quei sistemi, impianti, apparecchi, componenti materiali, ecc. nei quali è presente energia elettrica.

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Definizione del rischio elettrico

Il D. Lgs. 81/08 definisce il rischio elettrico come “il rischio derivante dal contatto diretto o indiretto con una parte attiva non protetta di un impianto elettrico, così come il rischio d’incendio o esplosione derivanti dal pessimo stato di manutenzione o dall’imperizia nell’impiego di impianti e strumentazione”.

La normativa impone che i rischi sul luogo di lavoro debbano essere valutati dal datore di lavoro, la cui analisi va pianificata al fine di eliminare o ridurre al minimo il rischio.

La valutazione del rischio

La probabilità del rischio elettrico aumenta contestualmente al malfunzionamento delle attrezzature elettriche o nel caso si faccia un uso improprio di quest’ultime.

Il rischio elettrico è associato alla concreta eventualità che scoppi un incendio e per tale ragione esiste l’obbligo di eseguire una valutazione dei rischi in grado di prendere in considerazione alcuni aspetti.

Come prima cosa, per la sicurezza elettrica dei lavori, bisogna valutare il rischio eseguendo delle verifiche su impianti e apparati e contemporaneamente va fatta una valutazione delle condizioni generali nelle quali versa l’ambiente di lavoro, se può contribuire o meno a provocare delle interferenze.

Inoltre, qando si fa una valutazione del rischio elettrico bisogna tenere in considerazione i requisiti tecnici (qualità dei materiali usati e quadri elettrici conformi alle normative di riferimento) e le dinamiche attraverso cui si sviluppano tutte le attività operative e che prevedono l’utilizzo di apparecchi elettrici.

Utilizzatori e Operatori

Esiste una differenza tra i lavoratori comuni (utilizzatori) che operano su impianti e apparecchiature elettriche rispetto agli operatori che effettuano lavori di manutenzione degli impianti. Nel primo caso si tratta di un utente generico, normalmente operante in ambienti ordinari, per il quale la protezione dovrebbe derivare dalla presenza di impianti ed apparecchi elettrici a norma e regolarmente mantenuti.

Nel secondo caso solo un’attenta osservazione e valutazione di un addetto ai lavori elettrici consente di garantire il raggiungimento di livelli di sicurezza accettabili.

Ovviamente è importante che il lavoratore abbia anche una specifica informazione, formazione e addestramento in merito al rischio elettrico e alla fornitura ed utilizzo di DPI idonei.

PES, PAV e PEC

Nel caso dei lavori elettrici, gli addetti devono essere qualificati per poter operare sugli impianti anche in funzione delle mansioni e dell’idoneità.

In particolare, possiamo distinguere:

  • PES (Persona Esperta), soggetto che ha una specifica formazione in merito all’impiantistica ed alla normativa elettrica ed una sufficiente esperienza di lavori elettrici, compresa la capacità di valutare i rischi e di attuare le misure di protezione necessarie per affrontare gli imprevisti che si possono verificare;
  • PAV (Persona Avvertita), soggetto che non è in grado di affrontare ed eseguire in autonomia il lavoro elettrico e gli imprevisti e può lavorare da solo soltanto dopo aver ricevuto le istruzioni da un PES per un determinato e specifico lavoro;
  • PEC (Persona Comune), soggetto comune, senza particolare conoscenza e formazione di natura elettrica, che può eseguire lavori elettrici solo fuori tensione e sotto la supervisione di un PES o di un PAV.

I fattori di rischio e gli effetti della corrente elettrica

Circa il 30% di eventi infortunistici sono legati all’attività di manutenzione e installazione di impianti elettrici o parti di essi. In circa il 70% dei casi, infatti risulta che il lavoratore vittima di infortunio fosse occupato in tutt’altro genere di attività, durante il quale è avvenuto un contatto fortuito con le linee elettriche.

Infine, ricordiamo che gli effetti della corrente elettrica sul corpo umano possono assumere varie forme e gravità in relazione al tipo di evento ed alle condizioni ambientali, e in generale si possono individuare i seguenti effetti:

  • Contrazione muscolare;
  • Arresto respiratorio;
  • Arresto cardiaco;
  • Ustioni.

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